Indagini ambienti indoor

L’uomo contemporaneo trascorre fino al 90% del tempo della propria vita in spazi confinati (ambienti indoor) sia di tipo lavorativo che di svago (scuole, uffici, residenze, locali pubblici e di spettacolo, svago, relax, centri benessere, centri commerciali, ospedali, mezzi di trasporto) dotati di ogni genere di comfort.

Il comfort ambientale é assicurato dagli impianti tencologici aeroidraulici che assicurano il giusto condizionamento, riscaldamento o ventilazione, e idrosanitari per la produzione e distribuzione di acqua calda e fredda sanitaria.
Qualsiasi impianto, in quanto barriera che modifica il naturale flusso dell’aria e dell’acqua, se non correttamente gestito per sua stessa natura costituisce una fonte di rischio di inquinamento per gli ambienti confinati.

Gli inquinanti ambientali possono essere di natura chimica o chimico-fisica (polveri, composti organici volatili, aerosol di natura organica, monossido di carbonio, biossido di zolfo, …) o biologica per la proliferazione di microrganismi potenzialmente patogeni per l’uomo (batteri, funghi, virus, acari e pollini).

Fonte: Linee guida ISPESL giugno 2006 – Microclima,aerazione e illuminazione dei luoghi di lavoro

Tutti questi inquinanti possono avere ripercussioni sulla salute umana, comportando l’insorgere di affezioni varie, proprie degli ambienti indoor, tra le quali si segnala particolarmente:

  • Sick Building Syndrome (sindrome dell’edificio malsano), ovvero quell’insieme di sintomi (bruciore e lacrimazione degli occhi, irritazione delle vie respiratorie, secchezza ed arrossamento della cute, delle mucose e delle congiuntive, sonnolenza, mal di testa,...) che si manifesta in ambienti molto confortevoli ed asettici.
  • Building related Illness (malattie correlate agli edifici) di natura biologica o chimica, che causano patologie ben identificate e definite a seconda dell’agente che le ha causate, per le quali è necessario allontanare e rimuovere l’agente contaminate al fine di ottenere la guarigione del paziente. Tra queste malattie vi è la Legionellosi, l’asma bronchiale, infezioni da virus o fughi.
  • Multiple Chemical Sensitivity (MCS) Syndrome (Sindrome da sensibilità chimica multipla) i cui sintomi riguardano prevalentemente il sistema nervoso centrale con insonnia o sonnolenza, difficoltà di concentrazione, stanchezza eccessiva, depressione, ansia.

Esiste un rischio dove c’è aerosolizzazione o aerodispersione
Esiste un rischio dove ci sono filtri e prese d’aria
Esiste un rischio dove c’è acqua ferma

Se esiste un RISCHIO questo deve essere valutato e gestito

Per questo motivo la normativa in materia di igiene sul lavoro (D. Lgs.81 e s.m.i.) pone particolare attenzione al monitoraggio degli inquinanti di natura chimica e microbiologica veicolati negli spazi di vita e di lavoro, in modo che questi siano in concentrazioni tali da non arrecare danni alla salute e  non creare situazioni di malessere.
Un impianto correttamente gestito è in grado di migliorare sensibilmente la qualità dell’ambiente naturale, sia dal punto di vista chimico che dal punto di vista microbiologico.

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