Sprechi alimentari
Seminario
01 Aprile 2014Luogo: Torino
«....lo spreco alimentare ha conseguenze non solo etiche, economiche, sociali e nutrizionali ma anche sanitarie e ambientali, dal momento che le enormi quantità di cibo consumato contribuiscono fortemente al riscaldamento globale e che i rifiuti alimentari producono metano, g as a effetto serra, ventuno volte più potente del biossido di carbonio».
È quanto riportato dalla Relazione del Parlamento europeo "su come evitare lo spreco di alimenti: strategie per migliorare l'efficienza della catena alimentare nell'UE”, approvata il 19 gennaio 2012.
Meno spreco significa infatti migliore distribuzione delle risorse, meno rifiuti, meno costi di smaltimento e tr asporto, meno anidride carbonica emessa, meno riscaldamento globale, meno acqua e terreni utilizzati in modo indiscriminato.
Lo spreco alimentare deriva non solo da ciò che non viene consumato sulle nostre tavole e al ristorante, ma anche dalla parte di cibo invenduta nei negozi, al supermercato, nei bar e dai prodotti che hanno perso valore commerciale.
Il risultato finale è il medesimo: quel cibo finisce nella spazzatura!
Questo seminario, proposto dalla Camera di commercio di Torino in collaborazione con il suo Laboratorio Chimico, ha lo scopo di dare indicazioni sulle scelte più opportune per arginare il problema e sul contributo attivo che consumatori e aziende di distribuzione o produzione di alimenti possono fornire.